Tuesday, September 18, 2007

L'emozione non ha voce


Non so se qualcuno se ne era accorto, ma io parlo tanto.
In gruppo, con gli amici, mi sento in dovere di intrattenere, di proporre argomenti, di snocciolare battute ogni volta che l'occasione mi sembra adatta.
Non mi imbarazzo facilmente, ho sempre qualcosa da dire, tanto che mi prendo la libertà di interrompere chicchessia per dire la mia.

Ad ogni modo, non ho paura in nessun caso di far sentire quello che ho da dire, eccetto
uno. C'è un'unica persona - del quale non svelerò l'identità, ma sarà facilmente intuibile per alcune lettrici :) - che ha il potere di ammutolirmi.

Lui (ovviamente è un lui) non ne ha la più pallida idea, non gliene frega niente e se sapesse cederebbe volentieri l'onere a qualcun altro. Una o due volte l'anno lo incontro, e dato che ci conosciamo fin da piccoli, l'educazione vorrebbe che ci si scambiassero due parole: ciao, come stai? bene, grazie.

E qui sorge il primo problema:
non riesco a guardarlo negli occhi. E' più forte di me, la mia testa è orientata verso il basso, mi guardo i piedi e non riesco a sollevarla per guardarlo negli occhi. forse ho paura che se lo faccio un raggio laser mi accechi.

Ma finché devo solo guardarlo i problemi sono bazzecole (anche perché è proprio bello, per cui dopo un po' la mia testa si alza abbastanza per permettere agli occhi di mangiarlo), la questione si fa seria quando devo stare pronta con la voce.
La dinamica, semplicemente, è che non mi esce la voce. come all'inizio di
Matrix, quando Neo viene catturato e vuole fare la telefonata, e d'un tratto si ritrova senza bocca. Più o meno capita così anche a me.

Se l'essere alla sua presenza mi procurasse solo questo fastidio, non sarebbe nulla di grave: alle figuracce sono abituata: riderei e dimenticherei in fretta.
Il fatto agghiacciante sono le sensazioni che provo: inadeguatezza, imbarazzo, disagio, goffaggine, bruttezza. Tutte insieme e tutte all'ennesima potenza, e tutte insieme, quasi esclusivamente quando c'è lui.

Il bello è che passato ogni incontro, mi convinco che il successivo andrà meglio, che non è vero che lui ha così tanto potere su di me. Peccato che tutte le volte vengo smentita...

Ho scritto tutto ciò, perché presumibilmente fra qualche giorno ci incontreremo, e io sto già pensando a come evitare ogni contatto. Oddio, magari una sbirciatina da lontano...

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