Friday, August 31, 2007

Una vacanza da favola

C'erano una volta due amiche di non poi così vecchia data, che all'alba dei loro gagliardi 20 anni si sedettero a un tavolo e si dissero:"perchè non facciamo una vacanza assieme?!?"

Detto fatto le due amiche partirono per il regno di Far Far Away. I loro nomi erano Rira e Cheglia ma per fortuna, furono questi solo per una settimana.
Cominciò così la loro avventura in un posto talmente bello da sembrare un sogno: acqua cristallina, oasi verdi, poca gente (dio benedica la media stagione) e calabroni grandi come due dita di una mano.

L'arrivo non fu trionfale per le nostre Rira e Cheglia; infatti, il viaggio le aveva sovrumanamente stancate non dimenticando di frustare e annodare i loro stomaci, e passarono il primo giorno a dormire, lodando e santificando l'aria condizionata e il suo inventore.
Ma le avventure non si fecero attendere troppo, e il secondo giorno le due eroine poterono finalmente scatenarsi e lasciare il segno.

Incontrarono molte persone gentili e cortesi, primo fra tutti il Facchino col Cappellino, che era talmente premuroso da passare anche due, tre volte al giorno dal loro alloggio, interessandosi ai programmi delle ragazze, ai loro gusti e progetti per il futuro. Secondo Rira egli era innamorato di Cheglia, secondo Cheglia di Rira; purtroppo ciò che spingeva il Facchino a questa abbondante cordialità non è stato mai appurato.

Il Bagnino Forzuto fu il secondo incontro importante. Si trattava del bagnino con la cassa toracica più sviluppata del mondo civile, che sembrava gonfiata con la pompa per i materassini (quella su cui si spinge con il piede). Ma anche questo non è mai stato appurato.

Il Cameriere Sergio, di età imprecisata e evidenti problemi a dare il resto, fu una piacevole scoperta. Una breve ma intensa storia lo coinvolse con Rira: lei gli chiedeva un caffè basso con latte freddo a parte e lui (che non aveva capito) le faceva lo sconto.

Intanto Cheglia non perdeva tempo: preferendo la "carne fresca" agli uomini maturi, bazzicava spesso nei pressi del palco della Baby dance, e finalmente trovò la sua preda, un adolescente trentino componente segreto dei Finley, con capelli lunghi sugli occhi, stile da skater e viso scimmiesco. Verosimilmente però il particolare che colpì a morte la cara Cheglia furono i pettorali e gli addominali di Finley, decisamente ipersviluppati per un ragazzo probabilmente appena entrato nel magico periodo della pubertà (*).

Le giornate trascorrevano serene, tra discussioni su involucri e automobili, e gesti osceni di Rira in presenza del cameriere Sergio ("così è un mostro, così è normale", seguito da ampi gesti con le braccia).

Un pomeriggio in spiaggia, le due amiche si stavano appropinquando verso l'acqua quando, l'Animatore Bandana Rosa, che già da questo particolare è facilmente delineabile, per invitare i giovani a giocare al sempre divertente beach volley, tuonò dal microfono:"su dai ragazzi, venite a giocare a beach, venite a far volare la palla con noi, e anche voi ragazze, su dai, venite a fare il tifo!!!". Bandana Rosa, l'acerrimo nemico.

Le due eroine quasi tentate di impersonare Nami e Mila lasciarono correre, optando per un fresco bagno sbollentatore di rabbia.

E così iniziò ad avviarsi alla fine la bella avventura di Rira e di Cheglia, la Baby dance sfrenata era una costante e i tentativi (sempre falliti) di Rira di risolvere un intero cruciverba erano l'attrazione dei pomeriggi.

E come ogni favola che si rispetti c'è anche la morale. Che precisamente è:

'Fanculo ai sassi (**)

(*)Ovviamente, Cheglia tornò a casa con un pugno di mosche, intimamente convinta che un giorno l'avrebbe rincontrato. Illusa.

(**) Il riferimento è ai sassetti del bagnasciuga, che si dimostravano molto fetenti quando si cercava di salire dall'acqua.

Fine della storia e fine delle vacanze...Amica mia, te l'avevo promesso un bel post, no?!?!
grazieeeee :)

Thursday, August 23, 2007

Hakuna Matata

Per l'ultima volta mi assento per le vacanze, già terrorizzata per quello che accadrà dopo: lezioni, studio, lavoro, ecc.
Per calmare l'angoscia, canto la canzone di Timon e Pumbaa, che almeno è un pochino allegra e mi tranquillizza...
Allora, ultimo post vacanziero, quindi Hakuna Matata a tutti..

Monday, August 20, 2007

Cos'avrà voluto dire?!?

Ultimamente sogno molto, il che di per se è una bella cosa.
Sono solo un po' scettica sul contenuto e sulla natura delle recenti visioni oniriche che mi appaiono.
Nonostante riponga cieca fiducia in MagiaItalia, mi rimane oscuro ciò che il mio inconscio mi mette davanti agli occhi, e indugio sui vari significati che ogni episodio potrebbe avere.

Non mi cruccio dei sogni in cui tremendi serpenti neri mi si avvinghiano alle caviglie e mi mordono, che sono oramai di routine; non mi scervello nemmeno per quelli in cui un'onda anomala sommerge casa mia, o per quelli in cui un esercito di bersaglieri mi insegue e, raggiuntami, mi consegna un abbonamento gratis a Fastweb, sebbene quest'ultimo non dia incoraggianti segnali riguardo lo stato della mia mente.

Quello che invece mi lascia interdetta, è piuttosto un sogno nel quale l'uomo della mia vita (senza stare qui a discuterne l'identità...) pacificamente, serenamente, conil bel sorriso sulle labbra, prendendomi teneramente le mani, mi spiega che non mi può sposare, perche non mi vuole sposare.

E' la logica ferrea di questo chiarimento che mi uccide.

La mattina, quando mi sono svegliata, avrei ardentemente preferito aver sognato schifosi serpenti famelici...

Thursday, August 09, 2007

Ancora vacanze

Altre vacanze, altre assenze...fra 8 giorni spero di riuscire ad aggiornare (che curioso ma simpatico gioco di parole)... :)

Sunday, August 05, 2007

Knut

Il suo arrivo è stato preceduto da una ventata di orrido profumo (tipo quello delle signore grasse e ingioiellate).

Al collo aveva una corda molto rozza, che gli dava l'aria di un pastor
e di montagna.

Conoscendolo, abbiamo capito che non sarà mai uno favorevole ai piercing, nè tantomeno agli orecchini. Peccato, perchè starebbe bene.

Le cose che - per ora - ama di più sono i fiori e il contatto fisico.


E' talmente bello che tutti e quattro ci siamo innamorati di lui; io l'ho sempre detto di andare pazza per i maschi con gli occhi verdi..


Lui è Knut, un pastore maremmano di 6 mesi...qualche pazzo gli ha tagliato in malo modo le orecchie, poi l'ha abbandonato. Noi ancora non riusciamo a capire come.

La scelta del nome è stata lunga e sofferta. Mia madre voleva chiamarlo Paco: ovviamente è stata fermata in tempo. Un'altra opzione era Lollo, come Gina Lollobrigida, dato il profumo da vecchia zia che faceva appena arrivato. E' stato scartato, con mio grande dispiacere, anche Newman, come Paul per via degli occhi chiari...


Poi mia sorella ha proposto Knut, come l'orsetto bianco tedesco, e la famiglia finalmente si è trovata d'accordo, notando la somiglianza ma scongiurando un similare destino (ora Knut tedesco pesa qualche quintale e è obeso perchè mangia le merendine...)

Ci ha già conquistato tutti, il nostro Knuttino... :)

Saturday, August 04, 2007

Salve salvino!

Situazione tipo: sabato notte, di ritorno da un uscita con gli amici; nebbia, magari più confusione dovuta a lieve alzata di gomito (non troppo da non poter guidare, ma abbastanza da desiderare di arrivare sotto le coperte il più presto possibile).
Un'auto arriva dalla direzione opposta, o è ferma a un incrocio di fronte a me e alla mia amata seiciento. L'auto in questione lampeggia o suona il clacson o i suoi occupanti abbassano il finestrino e salutano.
Io - ovviamente - a mia volta saluto calorosamente autisti e passeggeri della vettura.


Tutto bene, se non fosse che 9 volte su 10...NON STANNO SALUTANDO ME!! Piuttosto si riferivano all'auto dietro, a un passante, all'auto davanti a loro. (C'è anche l'ipotesi che mi stiano avvisando che lungo la strada ci sia un posto di blocco ma io, ignorando il più delle volte questa opzione, non me ne curo e magari passo ai 90 davanti ai poliziotti, con conseguenze piuttosto prevedibili...)

Per cui, a rigor di logica, giudicheranno il mio gesto di estrema cortesia come il gesto di una mitomane o di qualcuno in preda ai fumi dell'alcol.


La cosa più divertente, è quando mi rendo conto di aver fatto una grezza: rido come una scema del mio gesto e della naturalezza con cui l'ho fatto, così se altri guidatori della notte mi incrociano, penseranno inevitabilmente che effettivamente sono una squilibrata o sotto l'effetto di qualcosa...