Wednesday, December 31, 2008

Quantunquemente....

Avverbio di modo: parte invariabile del discorso che risponde alla domanda di analisi logica "in che modo?" (thanks to Maestra Claudia)


Riflettendo sul modo in cui diverse persone usano diversi avverbi, ho pensato che forse c'è una relazione tra l'avverbio preferito o più frequentemente usato e la persona stessa.
Non è uno scherzo. E' così che a volte passo il mio tempo.
Sobria e lucida, per di più.

Per esempio il mio preferito, quello che uso a ogni piè sospinto è fondamentalmente.
Lungo da pronunciare, con un suono tondo, cantilenante, di chi crede di avere la verità in tasca e la vuole ostentare, rimarca una certa saccenza che -fondamentalmente- non è estranea alla mia complessa personalità.

Quando ho chiesto la preferenza di mia sorella (che di lavoro fa l'editor), con la voce da perfettina mi ha risposto "il mio è estremamente. Lo devo correggere sempre nei testi che leggo". Non aggiungo altro.

I miei cugini ne hanno addirittura coniato uno tutto loro: faccialmente. Lo usano per descrivere le ragazze, i cretinetti. Anche in questo caso non aggiungo altro.

La mia collega-antropologa invece usa praticamente. A me piace, e credo ci sia un buon feeling con il mio fondamentalmente, perchè sono entrambi avverbi che cercano di portare ogni parola a cui sono applicati a un livello base, da cui partire o a cui arrivare.

Il mio capo usa molto concettualmente. Ora, a parte il fatto che non avrei nulla da ridire anche se dicesse caccalmente, in quanto mio capo (...), ha scatenato la mia curiosità perchè è segno di un modo di vedere le cose diametralmente opposto rispetto al mio: fondamentalmente va alla base, alle radici della situazione; concettualmente tende all'ideale e all'astratto.

Il mio capitano invece dice spesso tendenzialmente. Adoro come suona, ma anche qui è un punto di vista diverso dal mio. Tendenzialmente è più un in teoria che un in pratica, non svela le fondamenta, si limita a prendere atto dell'andamento dei fenomeni.

In conclusione, rileggendo per essere certa di essere stata chiara (eh?) secondo me funziona. Certo, nè Levi-Strauss, nè nessun altro mi verrà a stringere la mano per questa teoria, però mi sembra che regga.

A pensarci, forse mia sorella, che è nella stanza qui di fianco mi stringerà la mano, chissà.

Ma la domanda che sorge spontanea è: era veramente sobria e lucida quando ha riflettuto su questo argomento?

Monday, December 15, 2008

Proprio come Aurora...

Inizio il post chiedendo scusa per questo periodo di silenzio, ma giuro che negli ultimi 34 giorni di inattività, mi sono scervellata per trovare un modo efficace di esternare e far comprendere ai lettori i tanto attesi cambiamenti che finalmente si sono palesati.

Considerato che tra i lettori ci sono studentesse di Economia, apprendiste-antropologhe-cuoche-colleghe, princesses, e pure miei parenti, ho pensato a un post dal taglio semplice e immediato, di facile comprensione insomma, ché per questa fauna, un linguaggio rudimentale è quantomeno consigliato (ognuno ha i lettori che si merita....).

Ed eccomi quindi pronta a esternare la mia contentezza per gli avvenimenti che da così tanto tempo aspettavo, prendendo in prestito la favola della Bella Addormentata nel Bosco.

Ebbene sì, proprio come Aurora che la mattina viene svegliata da allegri uccellini delicati, che cantano soavi, la aiutano a vestirsi con grazia e leggerezza di colorati abiti vezzosi, così mi sento io.

Peccato che il mio risveglio non preveda allegri uccellini delicati, (dato che può capitare che la sveglia suoni alle 5,00, e a quell'ora gli uccellini canterini sono ancora a nanna) abiti vezzosi (poco pratici per spostare scatoloni impolverati: meglio solide, sebbene non altrettanto vezzose, scarpe antinfortunistica..), in quanto per andare al negozio degli sportivi, tutto ciò è fuori luogo.

I co protagonisti di questa storia non sono ancora ben definiti, d'altronde, la mia nuova vita è iniziata meno di un mese fa; però c'è già qualche candidato al ruolo di Principe Filippo, numerose candidate per i ruoli di Flora, Fauna e Serenella, e già anche qualcuno per il ruolo della Strega Malefica, come in ogni favola che si rispetta.
E così la mia vita adesso scorre tranquilla, spensierata e soprattutto finalmente serena, proprio come quella di Aurora, con un unica differenza: io devo riuscire a incastrare il lavoro, lo studio, il basket, le relazioni sociali, la cura personale, il blog, facebook, il cane, le torte, lo shopping, mentre quella cretina di Aurora deve solo stare attenta a non pungersi col fuso...(tra l'altro, alla fine, si becca pure il principe...)

L'unica differenza tra me e Aurora, è che io non ho tempo né voglia di addormentarmi, ne consegue che il classico lieto fine va a farsi friggere. Che novità....