Wednesday, January 31, 2007

Chi può voler fare del male a Tippete?

Penso che tutti abbiamo un mondo ideale in cui vorremo vivere, e nel quale ci rifugiamo quando siamo tristi, depressi e soprattutto in difficoltà.

Il mio assomiglia tanto tanto a Stars Hollow, la cittadina del Connecticut dove vive Rory Gilmore, quella di “una mamma per amica”, le intenditrici lo sanno bene. Tutte, per almeno una puntata, avremmo voluto essere la dolce Rory. Infatti io in questo mondo le assomiglierei tanto, ovviamente.

Innanzitutto nel mio mondo ideale non mi mangerei di certo le unghie, in modo da avere delle mani bellissime; non me le mangerei perché non ce ne sarebbe motivo, visto che riuscirei a fare tutto quello in cui mi cimenterei, tra l’altro con poco dispendio energetico. Avrei delle amiche inferiori a me in ogni campo, tipo Lane e Paris, così da non dover fare i conti con la sconfitta troppo spesso. Inoltre non mi dovrei preoccupare troppo del mio aspetto fisico, perché le altre mie eccelse qualità accecherebbero tutti, senza lasciare loro il tempo di soffermarsi sui miei fianchi larghi o sul mio brutto sedere.

Ma la cosa più bella che succederebbe è che non soffrirei mai - a causa di altre persone, s’intende - nel mio mondo ideale. I vari Jesse, Dean o Logan non avrebbero quasi nessun potere, non perché non “prenderei una cotta” per loro (patatino Dean…), ma perché sarei talmente forte di carattere che anche fossi innamorata, nessuno riuscirebbe a farmi male. Nella mia Stars Hollow tutti mi adorano, ho dei nonni facoltosi che mi fanno fare quello che voglio a patto che vada a cena da loro una volta alla settimana, sono bella, brillante, giovane, simpatica e intelligente, perché mi dovrei far rovinare una vita perfetta da uno (o due, o tre, o quattro…) che tanto fra una serie se ne va?
Non ha proprio senso, infatti. Tra l’altro, ne Jesse, ne Dean, ne Logan sono mancini…

Ecco, questo è il mio mondo ideale in cui il romantico autunno dura tutto l’anno, in cui tutto è rosa confetto, morbido e accogliente come una coperta; un mondo popolato da persone che non mi farebbero mai male perché, in fondo, sono così adorabile… Chi può voler fare del male a Tippete?
Però questo bel mondo descritto con dovizia di particolari non esiste neanche lontanamente. Le cose non mi riescono subito e con poca fatica (anzi!), continuo a mangiarmi le unghie fino all’osso e il mio aspetto fisico è ancora un problema…
E poi purtroppo ci sono le persone che mi fanno star male, che magari non se ne accorgono nemmeno, ma continuano a farlo e quando succede, l’unica cosa che faccio è quella di andare a Stars Hollow.

So bene che è un posto che non esiste e ciò riconduce al fatto che più mi slego dal mondo vero e vado in quello ideale, meno riesco a superare, indenne o quasi, le difficoltà che mi si presentano davanti.
Ma ognuno ha i suoi limiti, e molto probabilmente questo è uno dei miei. Nonostante mi piaccia avere tutto sotto controllo anzi, amo poter prevedere come reagirò di fronte alle circostanze più disparate, nonostante impieghi tempo prezioso per convincermi, tranquillizzarmi riguardo qualcosa o qualcuno che potrebbe ferirmi (riducendo così al minimo le percentuali di stare male sul serio), nonostante tutto questo, è quasi con cadenza regolare che il mio cuore si spezza, e come dicevo prima, il responsabile non se ne accorge nemmeno. Allora, per alleviare (illusoriamente) il dolore anzi, l’amarezza di aver fallito di nuovo, vado a Stars Hollow. Laggiù c’è tutto quello che desidero come lo desidero. E poi, laggiù, chi può voler fare del male a Tippete?

Thursday, January 25, 2007

Grrr....che rabbia!!!

Ogni tanto mi succede una cosa che non sopporto, e a cui non riesco proprio a trovare una soluzione.

Quando conosco una persona di sesso maschile, dopo conversazioni anche brillanti, o per lo meno che io considero tali e gags di vario genere, quando insomma il rapporto da “conoscenti” potrebbe evolversi in “amici”, mi accorgo che la suddetta persona di sesso maschile…non si ricorda il mio nome!!!
Aaaaaarrrgggghhhhh!!!!
E la cosa più fastidiosa, quella che maggiormente ferisce il mio orgoglio, è il fatto che il malcapitato non si rende conto che ha fatto un danno, o comunque lo considera praticamente una cazzata; figurati se la madda dà peso a una gaffe del genere. Si, stupido bipede, certo che do peso a una cosa del genere! Scommetti che se un tuo amco non si fosse mai chiesto qual è il tuo nome, ci faresti caso anche tu?
‘Ste cose mi fanno arrabbiare tantissimo, perché se ci conosciamo da un pò di tempo e usciamo pure insieme ogni tanto, non dico che dovresti interessarti per forza a me e alla mia vita, ma almeno il mio nome, porca miseria, ricordatelo, dato che io il tuo me lo ricordo!!!!

E poi è una verità universalmente riconosciuta che episodi del genere capitino sempre nei momenti meno adatti. Per esempio: un sabato sera che mi sentivo brutta, grassa, brufolosa ecc ecc, sono uscita con gli amici, perché volevo distrarmi un po’, e dopo qualche ora passata divertendomi e non pensando al mio malessere, arriva questo, e in mezzo a tutti i nostri amici mi guarda con gli occhi completamente vuoti e inespressivi (tipici delle persone intelligenti) e fa:”tu sei…tu sei…”schioccando le dita e con un mezzo sorriso sulla sua faccia da c***.
- Io sono Madda, ma tu sei scemo! -avrei voluto rispondergli, ma mi sono trattenuta, anche perché ci mancava poco che piangessi. Stronzo. ‘sto tipo in particolare, tra l’altro è “quello simpatico” della compagnia, per cui io, in generale, non nutro mai troppa simpatia, perché di solito sono quelli che cercano in ogni modo di attirare l’attenzione su di sé.

Ma credo anche che dal non essere migliori amici al mostrare i più alti picchi di cafonaggine, ne passi. Per fortuna, dopo qualche momento speso a interrogarmi sull’utilità della mia vita nel mondo, la rabbia e la delusione passano, e con il sorriso sulle labbra, e la voce più melensa che posso, gli dico:”sono Maddalena, piacere” e mi metto subito a parlare con qualcun altro, cercando di dimenticare il più presto possibile. Infatti poi va a finire così: col senno di poi ci faccio una risata sopra, ma confesso di non aver ancora trovato una buona soluzione al problema…

Monday, January 22, 2007

Ho la mancinite!!!

Tutto è iniziato quand’ero ancora una dolce e ingenua bambina con i boccoletti d’oro una gonna a fiorellini e un paio di femminilissime ballerine bianche. No, a dire il vero non sono mai stata così.
Tutto è iniziato quando ancora ingenua e nella fase “riga in mezzo – abbigliamento nero così-nessuno-mi-può-notare” (arrrgggh…mi vengono i brividi se ci ripenso…), mi sono trovata ad assistere a una partita di basket della Virtus Pallacanestro Bologna, forse l’espressione più alta del mio infinito amore per il basket. A quei tempi, 2000-2001, giocava con successo tra le Vu nere un certo Emanuel Ginobili (tutt’ora dio quasi incontrastato della NBA) che con il suo talento e la sua tecnica riusciva a far esaltare anche i più indifferenti alla poesia in movimento della pallacanestro.
In ogni modo, mi trovo sulle gradinate del palazzetto dello sport, quando il mitico numero 6, da oltre l’arco del tiro da tre, scocca un tiro precisissimo, che buca la retina e fa esplodere l’urlo di ottomila tifosi.
Ottomila meno una. Infatti io ero rimasta pietrificata, incapace di aprir bocca, con gli occhi fissi su quel fantastico giocatore che aveva appena tirato una palla arancione dentro un cerchi di ferro a 6,25 metri da lui utilizzando…LA MANO SINISTRA.


Ecco, direi che è stato in quel preciso momento che il lampo dell’ammirazione, dell’adorazione mi ha colpita, lasciandomi ancor’oggi ingenti cicatrici.
E’una malattia particolare, quella di cui sono affetta. Innanzitutto i sintomi si presentano solo in presenza di maschi mancini, le donne non le guardo nemmeno; poi, la cosa davvero strana è che una volta individuato il malcapitato, egli diventa subito oggetto della mia ammirazione, che esprimo spalancando gli occhi in modo innaturale, o emettendo un mugugno simile a quello che si fa quando qualcuno ti pesta un piede. Un altro effetto della mancinite, è che quando incontro un ragazzo magari carino, rimango delusa se scrive con la destra. Ormai faccio attenzione ad ogni minimo particolare (cercando di non spalancare gli occhi in modo eccessivo) delle persone che mi circondano: con che mano scrive, su che spalla porta lo zaino, con che mano tiene la forchetta, con quale mano tira a canestro. Maniacale, lo so.


È che i mancini e, fortunate loro, le mancine, vivono il mondo in un modo diverso. Se avessero dubbi sul loro essere speciali, basterebbe che si accorgessero della loro mano forte. Invidio tantissimo che le forbici le debbano impugnare in un modo diverso, che facciano fatica a scrivere sui quaderni e sui banchi dell’università (quelli attaccati alle sedie).
C’è stato un periodo in cui mi sono esercitata a scrivere con la sinistra; riempivo pagine e pagine di “a, b,c,d…” ma con scarso successo. E non ero la sola (Sr, se stai leggendo sto parlando di te). Ora invece, l’approccio è diverso. Continuerò ad ammirare i mancini per la loro fortuna, e intanto sono fiera che mi venga naturale soffiarmi il naso e reggere un bicchiere con la sinistra…

Inoltre, mi diverto troppo quando osservo attori, cantanti mancini, e allo stesso modo sono molto delusa quando uno che ha tutti i requisiti per essere perfetto…non è mancino!
Sito meraviglioso, mio rifugio nei giorni in cui mi voglio sentire imperfetta:
http://web.tiscali.it/thelefthand/mancini-famosi.htm

Wednesday, January 17, 2007

sciocchezzaio creativo

Durante la lezione di composizione testi, la prof ci ha datoilcompito di scrivere istruzioni totalmente inutili, prendendo spunto dalle istruzioni paradossali di Cortazar. Ecco le mie.
Istruzioni per mangiarsi le unghie
Portare alla bocca la punta di un dito; scegliere quest'ultimo tra i dieci disponibili. E' consigliato provarne alcuni prima di decidere, al fine di trovare l'unghia confortevole da mangiucchiare.
Iniziare a tagliare l'unghia con gli incisivi, partendo da un lato dell'attaccatura. Una volta staccata una piccola parte, tirare delicatamente il brandello fino a staccarlo del tutto da dito.
Tenere l'unghia in bocca per un tempo a piacere e, assicurandosi di non essere visti da altri, sputare a lato il residuo.
Ripetere l'operazione con un altro dito al bisogno.


Quante cose si imparano all'università...

Sunday, January 14, 2007

20 anni e non sentirli!

Ultimi minuti del giorno del mio compleanno. Cazzo, ho vent'anni tondi, due decenni, quattro lustri. Ora non ho più scuse: sono grande, sono uscita della teenage, sono cresciuta. Tutto ciò per un verso è una figata, ma effettivamente comincio a caccarmi addosso visto che da ora posso seriamente decidere che fare della mia vita, senza necessariamente chiedere il permesso a qualcuno...pesoooooo!!! Per fortuna che sono una mammut, altrimanti mi sarei fatta prendere da panico...

Che la forza sia con voi

Sunday, January 07, 2007

Oroscopo 2007: meglio di così...!!!


Da Il venerdì di Repubblica, del 27/12/2006, p. 85 (in rosso i miei commenti)
CAPRICORNO:
Gran successo nei sentimenti e negli studi cominciamo bene!
Il 2007 promette bene per questi nati sotto il segno di Saturno, che vivranno in modo positivo l’amore, come pure gli studi, in vista di future scelte professionali.
Come dicono a Bologna: soccia! Se si avverasse anche solo la metà di queste predizioni sarei a posto…
Per tutto il primo semestre dell’anno, Marte infonderà loro coraggio e decisione, qualità da indirizzare principalmente nelle realizzazioni pratiche (sport, studi, occasioni sociali, ecc..), ma anche negli affetti. ah, dicevo bene… com’è come non è l’amore viene sempre menzionata…ma vafffff…
Ne trarrà vantaggio l’amore,- appunto; cosa stavo dicendo?!- tra coetanei o verso persone di età più matura, sempre molto apprezzate dai nati in Capricorno, che subiscono il fascino di chi è capace di soddisfare con la propria conoscenza della vita il loro bisogno di crescita culturale ed emotiva.
Avrei voglia di riassumere la frase precedente con una serie di vocaboli assai triviali, che comunicherebbero direttamente di che cosa hanno bisogno da molto tempo i mammut nati sotto questo segno…ma non lo farò…
La cosa più importante è riuscire a valutare con rigore le diverse situazioni, per evitare il pericolo di insistere su posizioni poco realistiche.
Mai successo di insistere su posizioni poco realistiche. Sono stata convinta per anni che sarei riuscita a schiacciare a canestro; che è alto 3 metri e 5 cm. A 13 anni credevo possibile l’amore per un ragazzo di 18. indoviniamo com’è andata a finire?
No, non mi è mai successo di insistere su posizioni poco realistiche.

E come dicono gli astrologi: buon segno a tutti!!!!!!

Anno nuovo: le considerazioni di rito

E' proprio ora di tornare a occuparsi dei propri doveri...uffi, mi sono rilassata davvero molto in montagna, in più la notte di capodanno ho sentito per la prima volta la voce di Ape Indiana!!!! Che emozione, il primo contatto quasi diretto con colei che mi ha introdotto nel mondo dei blogger...
In realtà Capodanno non è mai stata tra le mie feste preferite, anzi direi che quest’anno è il primo anno che mi sono goduta il cenone, i fuochi d’artificio, l’atmosfera eccetera.
Non so spiegare, ma la fine dell’anno mi mette tanta tristezza addosso, anche perché, arrivata al 31 dicembre, come fanno milioni di persone, analizzo l’anno appena trascorso e, nonostante tutto, osservo che i lati negativi sono maggiori di quelli positivi, e concludo dicendo che è stato un brutto anno. Se poi sono in una fase di pessimismo disfattista, dichiaro che l’anno che verrà andrà ancora peggio. Ragionamento molto costruttivo.
Comunque per me, come per milioni di persone, il 31 dicembre è l’occasione per gli intramontabili buoni propositi. Ecco la cosa che odio di più di questo periodo. Vorrei sapere CHI sulla faccia della terra è riuscito almeno una volta a realizzare i famigerati buoni propositi dell’inizio dell’anno. Vorrei sapere chi è stato fermamente convinto di mettersi a dieta il 2 di gennaio, salvo poi ripensarci il 4; chi, magari al liceo, si è messo in testa di giocare meno con la playstation per studiare di più, poi iniziare a giocare con il gameboy (più pratico e soprattutto antico e quindi fashion…), chi -una mammut a caso- voleva trovarsi a tutti i costi un fidanzato-opossum, rimanendo delusa per i 12 mesi successivi.
E la cosa veramente antipatica è che, a parte gli amici veri, quelli che non mentono, tutte le persone attorno a te, non ti diranno mai che sono nella tua stessa situazione, con la forza di volontà e il morale sotto ai tacchi come te; no, loro non te lo diranno. Invece ti snoccioleranno tutti i loro progetti e i progressi che stanno già facendo con un bel sorriso sulla faccia, con il risultato che tu ti sentirai ancora di più una merda, perché i tuoi buoni propositi, nonostante sia solo il 7 di gennaio, sono già finiti giù per la tazza del cesso.
Chiedo scusa per il gergo da “contessa”, ma è una cosa che mi fa una rabbia…poi per forza inizio l’anno di malumore!
Per fortuna quest’anno le cose mi sono andate diversamente, il 2006 non è andato così tanto male. Nell’ordine:
- febbraio: ho conosciuto un ragazzo bellissimo che mi ha fatto capire alcune cose importanti;
- giugno: tatuaggio, con cui ho preso vera coscienza della mia vita da mammut;
- luglio: maturità, orgogliosa (o quasi) del mio 71/100!;
- luglio: viaggio della vita (per ora) a NYC e zone limitrofe;
- settembre: 45° su 489 nella graduatoria di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna;
- ottobre: inizio lezioni e conoscenza della mia fedele Cinzia (la mia bicicletta);
- dicembre: vacanza di fine anno con nuovi amici.
Quindi sarei ingiusta e cieca se considerassi l’anno appena passato come negativo.
E ora, con un’inaspettata e inquietante vena d’ottimismo dico che fra 7 giorni compirò 20 anni, e nonostante mi stia lamentando con tutti di non volerli compiere, sotto sotto forse sono contenta, perché ho una gran voglia di cambiare e ora è il momento giusto…

Buona navigazione amici mammut…