Saturday, March 29, 2008

L'uomo-mocassino

C'è stato un periodo della mia vita in cui questa tipologia di essere umano rappresentava la perfezione. Per fortuna poi è passato.


Non aveva nulla di straordinario o degno di nota, e forse era proprio per quello che mi piaceva così tanto.

Non credo serva nemmeno una descrizione, secondo me basta pensare al Ragionier Filini, da giovane.

Ovviamente, mi piaceva così tanto l'uomo-mocassino perchè avevo a che fare con un suo rappresentante, o meglio, mi sarebbe piaciuto avere a che fare con quel suo rappresentante.

Trovavo meraviglioso il loro essere sempre ben curati, la loro adesione allo stile casual, esattamente come il dottor Shepherd di Gray's Anatomy...lui continua a piacermi sarà che indossa sempre un camice dello stesso blu dei suoi occhioni, maledetto...

Invece adesso le cose sono cambiate, per fortuna degli uomini-mocassino. Il loro essere così precisini mi irrita un pò. Perchè generalmente gli uomini-mocassino sono i primi della classe, sono ordinati, hanno inamovibili abitudini e categorici punti di vista, non hanno troppi scheletri nell'armadio, non amano gli stimoli nuovi e soprattutto, si fanno la barba(tranne il Dott.Shepherd per fortuna). Praticamente incompatibili con la sottoscritta.

Ora, la domanda è: chissà, Madda, qual'è la causa di questo capovolgimento di valutazione...Forse perchè sei andata in bianco un'altra volta?!?!?

No comment.

Tuesday, March 25, 2008

Calma piatta..in superficie

Oddio, succede di nuovo...


La mia testa è in disordine come camera mia, non trovo più il filo del discorso.
Sulla scrivania ci sono i libri che devo studiare il più rapidamente possibile, poi le esercitazioni che devo fare ancora più rapidamente.

Sotto i miei capelli invece l'apatia è sovrana, mi succede sempre quando i problemi sono troppi o troppo faticosi da affrontare.

Di questo strano stato d'animo che coinvolge anche la testa, ne risente anche il blog, ovvio.
Dubbi di insufficiente brillantezza, simpatia, intelligenza -che normalmente mi accompagnano nella vita vera- ora si fanno spazio anche qui...

Nell'attesa che i dubbi si diradino, che si ristabilisca l'equilibrio traballante tipico di me...
Va là, vado a studiare che è meglio... :)

Thursday, March 20, 2008

Toh, come è piccolo il mondo...

Una cosa di cui non ho mai scritto, ma di cui sono appassionatissima è il doppiaggio.

Sono una di quelle che non si alzano dalla poltrona del cinema finché la bobina non è terminata, adoro concentrarmi sulla voce delle guest stars e capire chi sono per poi leggerne la conferma.

La prima volta che ho fatto questo gioco è stato durante Aladdin, quando ho riconosciuto nella voce del Genio quella di Gigi Proietti. Che brivido quando ho letto il nome nei titoli di coda (e da questo si può capire quanto è stata problematica la mia infanzia...)

Sull'argomento questo sito è meraviglioso, ci passo ore e ore, e mi chiedo come non l'abbia ancora messo tra i links.

Chi inizia questo magnifico lavoro generalmente è figlio o comunque parente di doppiatori. E qui scatta il domandone: è più importante la preparazione o il cognome??? Vabbè...

A questo punto è facile intuire il groviglio di parentela tra le voci, e quindi quello "virtuale" degli attori/attrici a cui si associano naturalmente (che delusione sentire la vera voce del Seth Cohen di O.C...). Accadrà quindi che:

- Jared Padalecki in Una Mamma per amica e Supernatural è figlio di Tom Cruise in Magnolia, ma allo stesso tempo anche di Tom Hanks in Philadelphia. [David Chevalier, figlio di Roberto Chevalier]

- Joshua Jackson in Dawson's Creek (quindi anche Ciuchino in Shrek) è fratello di John Cusak in I perfetti innamorati (quindi anche di Re Julian in Madagascar), di Maggie Gyllenhaal in Mona Lisa (quindi anche di Puffo Forzuto nei Puffi), e della vecchia che in Dirty Dancing cerca di comprare Patrick Swayze (e quindi anche di Dani di Sui monti con Annette). [Nanni Baldini fratello di Oreste, Antonella e Rita Baldini]

- Johnny Depp in Pirati dei Caraibi è fratello di Julia Roberts in Notting Hill, nonchè cugino di John Schneider in Smallville (cioè il papà di Superman), di Michelle Pfeiffer in Hairspray(quest'ultima tra l'altro è moglie di George Clooney in Out of Sight), e di Paul Walker in Fast andFurious. [Fabio Boccanera fratello di Laura, cugini di Massimo, Manuela -moglie di Francesco Pannofino-, e Riccardo Rossi]

- Keira Knigthley in King Arthur è sorella di Kitty Pryde nell'ultimo X-men e figlia di Susan Sarandon in Thelma & Louise. [Myriam Catania sorella di Giulia, figlia di Rossella Izzo e fidanzata di Luca Argentero, che doppiatore non è ma mi sembrava rilevante citarlo]

E si potrebbe andare avanti come Beautiful insegna...

Tuesday, March 18, 2008

Magda e motori

E' grigia, piccola e polverosa.

Qualche suo meccanismo non funziona bene, tipo il blocco del sedile, così quando freno rischio di rompere il parabrezza con una testata.

Chi è seduto dietro sta scomodo, ma Knut, il piccolo cane di quasi 50 chili trova confortevole il bagagliaio (chiudere gli occhi e immaginare la scena di un guidatore, un passeggero sul sedile posteriore e un pastore maremmano incastrato nel baule di una Seicento).

E' molto paziente, anche quando dopo due anni e mezzo di patente continuo a grattare con il cambio e a tenere pigiata la frizione anche quando proprio non serve.
Inoltre mi sopporta mentre canto le canzoni di High School Musical e Hairspray mentre vado ad allenamento, o alle partite, o esco la sera, o ogni volta che sono in macchina da sola.

Ha anche un'alta soglia del dolore, visto che per metterla in garage, non è che vado a sbattere contro le pareti, ma diciamo che creo lo spazio necessario alla manovra a costo di dover scalfire il muro con il paraurti. Ma visto che ne mio padre ne mia sorella se ne sono accorti, evidentemente i danni riportati non sono così gravi.

E' tanto affidabile, anche dopo che sono finita in un fosso a causa di una cavalletta entrata dal finestrino (primo: è un incidente molto frequente da queste parti; secondo: non è stato proprio un incidente, l'ho semplicemente accompagnata nel declivio...)

Quindi insomma, dopo la Cinzia, è a lei che va tutta la mia gratitudine e il mio amore meccanico....

Seicento I love you...

Tuesday, March 11, 2008

Pensieri su braccia e talento

L'altra sera ad allenamento si parlava di talento.
C'era chi diceva che se uno (una) ha una passione, ma vede che non è portato (portata), può tentare di mascherare il talento usando la tecnica, imparata in anni di cagosi e faticosi allenamenti. E spesso l'impressione di non essere al posto giusto rimane nel tempo, che si stia cantando, disegnando o giocando a pallacanestro.

C'era chi diceva che se uno (una) non ha il talento dall'inizio, tanto può fare e tanto può dire, ma alla fine in quella specialità (cantare, disegnare, giocare a pallacanestro) non riuscirà mai a essere come vuole.

C'era chi diceva che con pazienza, pratica e costanza i risultati arrivano in ogni caso, anche e soprattutto per chi talentuoso (talentuosa) non è.

Io ero convintissima della prima ipotesi, ma qualche giorno dopo la chiacchierata in spogliatoio, sono uscita a cena con alcune mie amiche del liceo che ovviamente mi prendevano in giro per il mio spropositato e incondizionato amore per il basket.
Loro, quelle str...., non si capacitano di come "se la Madda vede anche solo un braccio di un giocatore, neanche il giocatore intero, sembra uno di quei critici che stanno davanti ai quadri assorta ad ammirare..." Questo l'ha detto l'amica del 27, mentre quella del 26 rideva...

Mi ha fatto un po' pensare che questa sia l'idea di me di chi mi conosce.

Non in negativo, anzi.

Pensare al fatto che se quando parlo della mia passione riesco a far capire loro (che hanno interessi completamente diversi dai miei) come il basket non sia uno sport come tanti altri, come il rumore della palla che trapassa la retina sia uno dei momenti più belli, come ci siano dei giorni in cui non vedo l'ora di entrare in uno spogliatoio puzzolente pregustando il dopo, come il braccio di qualcuno che tira sia poesia in movimento, se riesco a far capire quanto è grande la mia passione per una palla e un canestro, allora che abbia o non abbia talento poco importa.

Quindi, amiche del 26 e del 27, grazie. Anche se sulla storia del braccio senza il resto del giocatore ci dobbiamo ancora lavorare....

Tuesday, March 04, 2008

Noooooo.....

Bologna, 3 marzo 2008
Il papà della Cinzia, la prima bicicletta pieghevole esportata da Bologna in tutto il mondo, se ne è andato. Giuseppe Bombi, nato a Bologna il 30 settembre del 1931, aveva reso famosa la nostra città in tutto il mondo grazie alla sua inventiva di imprenditore. Nell'estate del 1961 Bombi e il socio Severino Maccaferri, erano proprietari di un'azienda di verniciatura per le parti dei ciclomotori (parafanghi, serbatoi, telai) per marche importanti come Malanca, Cimatti, Morini, Malaguti.

Il padre di Giuseppe era stato capo verniciatore nel reparto Maserati corse, e la passione e l'amore per la verniciatura erano diventati aspetti importanti nella vita di Giuseppe Bombi. Nell'estate di quello stesso anno, con il socio Maccaferri, decise di sviluppare il progetto di una bicicletta pieghevole con ruote da 20 pollici che potesse piegarsi ed essere trasportata comodamente nel baule dell'auto. Dopo poco tempo nasce il primo prototipo della famosa Cinzia. Le prime biciclette nacquero con un telaio in acciaio stampato, parafanghi in acciaio inox cromato, una cerniera centrale per la piegatura, e ne vennero realizzate solo alcune centinaia, ma il successo fu talmente evidente e straordinario che da li a poco si arrivo' al boom del prodotto.

Erano gli anni Sessanta, e nel boom economico che si stava vivendo, la bicicletta Cinzia era diventata necessaria, come la radio, la Tv, o il frigorifero. Non trovavi regione, citta' o paese d'Italia in cui non ci fossero biciclette Cinzia che correvano per le strada, ed era diventata anche abitudine di dare il nome Cinzia alle bambine, proprio sull'onda della mitica pieghevole. Il fenomeno di questa realta' aziendale ha il momento di maggiore importanza quanto la sede storica di via dell'industria a San Lazzaro, si trasferisce nel 1971 ad Osteria grande di Castel San Pietro terme, dove su uno stabilimento di 25.000 m2 si sviluppera' una produzione di 300.000 biciclette annue di tutti i modelli.

Dalle biciclette per bambino, alle cross, Bmx, le corsa, le city bike, le mountain bike e naturalmente le biciclette pieghevoli. Giuseppe Bombi era un noto industrale, molto amato ed apprezzato per le sue qualita' di imprenditore ma in particolar modo per le sue qualita' umane e le sue doti di grande generosita'. Al mondo dello sport aveva dedicato grande impegno, sostenendo per 14 anni il Castel San Pietro calcio, per piu' di 20 anni il ciclismo dillettantistico, e per alcuni anni anche con una squadra di professionisti partecipando alle piu' importanti classiche del panorama italiano delle due ruote.
da ilrestodelcarlino.quotidiano.net di oggi

La mia Cinzia non è pieghevole, e la verniciatura da me applicata lascia un po' a desiderare, però è sempre della famiglia ed è sempre rimasta senza papà...

Sunday, March 02, 2008

Tutti almeno una volta

Tutti almeno una volta hanno sognato di possederla.

Tutti almeno una volta hanno desiderato i risultati che lei faceva ottenere.
Tutti almeno una volta hanno pensato che fosse la soluzione al problema.
Tutti almeno una volta si sono incantati ad ascoltare le testimonianze prima-dopo.
Tutti almeno una volta ci hanno creduto.
Tutti almeno una volta sono stati a tanto così dal comprarne telefonicamente una.
Tutti almeno una volta sono stati abbagliati dal sorriso di chi ne stava provando i benefici.

Ora, io,
ce l'ho. Finalmente rientrerò nella stretta e privilegiata cerchia di chi la possiede.



La magica panca per addominali de luxe, o universal o revolutionizer o la mitica abking pro (tutti almeno una volta hanno visto questa televendita) che sorregge la schiena, modella i muscoli addominali senza sforzo, attiva la circolazione, debella le doppie punte e ti trova anche un uomo...ora ce l'ho...

Finalmente farò gli addominali con un bel sorriso e anche con una bella tutina attillata molto stile anni '80 come le signorine che la sponsorizzano...e ovviamente canterò she's a maniac on the floor and she's dancing like she's never danced before a scuarciagola.

Non l'ho ancora usata ma già la amo...