Tuesday, November 07, 2006

ore 16,45 lunedì 6/11

E' possibile influenzare i pensieri delle persone che si incontrano casualmente?
Cioè, le persone che incontro, il mio vicino in biblioteca, quello a cui presto la penna in facoltà, per qunto tempo si ricorderanno di avermi incontrata?
Se il suddetto vicino ed io ci assomigliamo (capelli e occhi chiari, altezza, corporatura robusta...), secondo me è possibile che il ricordo reciproco rimanga vivo più a lungo.
Cosa certa è che il SUO ricordo è rimasto ben impresso nella MIA mente.
Da un sacco di tempo desidero avere la capacità di capire che cosa pensano gli altri di me . La prima impressione almeno. Non sarebbe neanche troppo scorretto, credo.
Ma il punto, che decisamente abbassa il livello del filosofico pensiero, è: Perchè il ragazzo molto carino che per un'ora e 5 minuti è stato seduto vicino a me, non ha mosso un muscolo in mia direzione, mentre io non ho fatto altro -oltre a studiare, ovviamente- che pensare come impezzarlo in modo originale????Perchè lui no?Ecco che il leggere la mente torna desiderato. Cavolo. Perchè era lì? Cosa stava studiando?Chi stava aspettando? Cosa ha letto su Repubblica?Forse si è semplicemente seduto per studiare un po' in pace come ho fatto io...boh...Aaaarrrgghhh!!!!!!!1
L'unica cosa certa ed evidente è che lui i miei pensieri li ha decisamente influenzati.

3 comments:

Anonymous said...

alla fine il problema è sempre uno di fondo...avere grande autostima...e come dice raimondo... avere Càrisma

aroti said...

bhè, non sono passata per due gg e qui ci si confessa??!!

allora: aspettare che gli uomini facciano e dicano quel che noi speriamo, è da sognatrici...e va bhè che "a noi ce piace da sognà", ma entrare nella loro mente è difficile...ma non perchè abbiano una mente contorta, ma perchè non sapremmo che strada prendere una volta entrate visto che le strade stentano.

aroti said...

e poi sono prevedibili: sicura che sotto la Repubblica non avesse un quotidiano rosa??

di lun i maschi solo certe cose leggono