Sunday, February 11, 2007

Fratelli – il potenziale GENEtico

Le coppie di fratelli sono sempre state il mio debole. Tutto è iniziato con i fratelli Hanson (fa lo stesso se sono in tre…), di cui tuttora faccio fatica ad associare il nome alla faccia, ma mi piacevano tanto…(soprattutto Coso, il batterista). La mania è proseguita con Evan & Jaron, quelli di “Crazy for this girl”: due degni esemplari di uomo americano, capelli scuri, occhi chiari, che cantavano canzoni tatine…

Nella vita reale le coppie di fratelli a dir poco mi perseguitano. Fratelli sono i miei cugini, che sono tra i migliori amici che ho, che hanno sempre riscosso discreto successo tra le mie amiche, mi hanno sempre fatto conoscere validi loro amici ma soprattutto mi hanno confidato tanti di quei particolari intimi delle loro conquiste amorose, da privarmi anche di quella parvenza di purezza che ancora mi rimaneva.

Fratelli sono due ragazzi che giocano nella mia squadra, tutti e due alti più di un metro e novanta, buoni giocatori, con un bello stile…insomma, sono molto fighi, per usare lo slang. Per un incredibile colpo di fortuna mi ritrovo a dover lavorare durante le loro partite, così sono costretta a vedermeli almeno una volta alla settimana, che sfiga!
Io sono segretamente innamorata di uno di questi due, il più piccolo, le mie amiche lo sanno fin troppo bene, ma sembra che anche l’altro si guadagni una discreta attenzione.

Ma soprattutto – e so che chi legge e mi conosce non vede l’ora di farsi due ghigne su questo argomento – fratelli sono due individui sempre costantemente presenti, con e senza la loro autorizzazione, nella mia vita. Anni spesi ad amarli di nascosto non sono serviti a nulla: è dall’infanzia che quando ne vedo almeno uno dei due i miei occhi si trasformano in cuori come quelli di Roger Rabbit quando vede Jessica, ma è chiaro che questa trasformazione ha coinvolto e coinvolge solo i miei di occhi. I loro rimangono rigorosamente della stessa forma, purtroppo.

Nel mio gruppo di amiche, nessuna si è fatta sfuggire l’occasione di commentare quanto cacchio è bono il più grande dei due, che chiameremo Glauco per la privacy, e io invano continuo a sostenere che ho diritto di precedenza visto che me ne sono innamorata che non avevo compiuto i sei anni (Frency, Doni, Lisa, Elena, non osate dire il contrario…). Per fortuna la cotta è passata, ma lui continua ad avere lo scettro di maschione imperiale, e non so fra quanto lo mollerà.

Per quanto riguarda il secondo, ebbene, è destinato anch’egli a seguire le orme di Glauco, forse già sente di dover raccogliere la pesante eredità lasciatagli dal fratello, non saprei. Quel che è certo è che se si impegna, visto il potenziale GENEtico della famiglia, potrebbe anche scavalcare il suo predecessore, almeno nelle leggende metropolitane che li riguardano (e che, modestamente, io contribuisco ad alimentare…).

Con questo post ho completato il seminario sulla bellezza e l’importanza dei fratelli nel mondo. La cosa magnifica è che sono sicura che altre coppie altrettanto valide continueranno a essere presenti nella mia vita, e speriamo che i prossimi reggano il confronto con i predecessori e che almeno i loro occhi diventino come quelli di Roger Rabbit…

2 comments:

Leti said...

Personalmente spezzo una lancia a favore dei fratelli in quanto, da quando sono in Veneto, ho avuto modo di apprezzare ogni giorno di più quel simpatico sport che è il rugby e quella straordinaria coppia di fratelli che sono Mirco e Mauro Bergamasco!
Mi tatuerò il 12 di Mirco sul cuore prima o poi...
W i fratelli!!
e un bacio alla mia preferita!

Unknown said...

ma sbaglio o stai parlando proprio di Cula?
ahauhauahuh
e GABRRRRRiELE dove lo metti? non ha fratelli?
Gabrrrrri?!?Culaaaaaaa?!?!
p.s. i tuoi accessi dovrebbero andar bene, casomai mailami se riscontri ancora probb