Mestamente, riporto le minuziose fasi del Piano che doveva compiersi stasera, ma che è inimmaginabilmente andato a farsi friggere, causa maledette transenne...sigh! E l'avevo studiato così bene...
L'adolescenza ha alti e bassi. Generalmente i bassi sono molto bassi, e gli alti molto alti... nella mia vita alcuni di questi alti coincisero con i momenti di caccia all'autografo.
E visto che quelle occasioni le rammento come meravigliose ed esaltanti, perchè non riprovare il magico brivido?!?!? Detto fatto, stasera scatta l'Operazione Angelo.
E visto che quelle occasioni le rammento come meravigliose ed esaltanti, perchè non riprovare il magico brivido?!?!? Detto fatto, stasera scatta l'Operazione Angelo.
Punto uno: appena i calendari del campionato italiano di serie A di pallacanestro è dato alle stampe, selezioniamo la giornata in cui la squadra o, non volendo strafare, il giocatore preferiti giocheranno al più vicino palasport.
Punto due: procurarsi alla svelta un'amica tappabuchi, che magari non ne sappia molto di basket, disposta ad accompagnarci. Questa è un'operazione molto delicata, serve diplomazia, pazienza e umiltà. Ma tranquille: l'amica in questione, rimarrà talmente ben impressionata, che la prossima volta sarà lei a chiederci di aggregarsi. Avrete così trovato una valida alleata. (rita ti vi bi, ma ricordati che Crosa e soprattutto Angelo li ho visti per prima)
Punto tre: programmare bene gli orari. Se la partita inizia alle 20,30, sarà opportuno arrivare a palazzo per le 19,35, massimo 19,45, in modo che i cancelli saranno appena stati aperti, ci sarà poca gente, le luci non saranno ancora state accese completamente e il vero riscaldamento dei giocatori non sarà ancora iniziato: sarà in quel momento che dovremo agire.
Punto quattro: curare al dettaglio l'aspetto. Questa operazione non servirà solo per far innamorare il (povero?!) giocatore prescelto, ma agevolerà anche la persuasione degli stuart che circonderanno il parquet. Per cui si opterà per un look molto femminile: gonna, stivali, grazioso maglioncino di ciniglia, trucco curato, capelli mossi ma in ordine.
Punto cinque: se riusciremo a eseguire i precedenti passi, il resto sarà un gioco da ragazzi: ci avvicineremo al malcapitato (nel nostro caso Angelo Gigli) fedelmente seguite dall'amica-tappabuco, chiameremo per nome il giocatore e sorrideremo il più disinvoltamente possibile; poi tireremo fuori la nostra bella scarpa da basket bianca e verde(usata la sera prima ad allenamento) e gliela porgeremo con il bel pennarello.
N.B. Stiamo molto attente a resistere all'impeto di scavalcare i cartelloni pubblicitari e buttarci tra le sue braccia; primo perchè avremo la gonna, secondo per evitare un'ordinanza restrittiva a causa della quale saremmo costrette a soffocare il nostro innato talento per gli autografi.
Punto sei: felici e inorgoglite di questa prova, torneremo a casa con il sorriso a 32 denti e per qualche settimana i vostri amici non sentiranno altro da voi se non questa storia in mille salse.
Passato l'entusiasmo, forse è il caso di metterci a far qualcosa di meglio che collezionare feticci, considerato anche che il prossimo esame è fra un mese.
Intanto, stanotte, nel nostro lettuccio, penseremo alla prossima battuta di caccia...
Punto due: procurarsi alla svelta un'amica tappabuchi, che magari non ne sappia molto di basket, disposta ad accompagnarci. Questa è un'operazione molto delicata, serve diplomazia, pazienza e umiltà. Ma tranquille: l'amica in questione, rimarrà talmente ben impressionata, che la prossima volta sarà lei a chiederci di aggregarsi. Avrete così trovato una valida alleata. (rita ti vi bi, ma ricordati che Crosa e soprattutto Angelo li ho visti per prima)
Punto tre: programmare bene gli orari. Se la partita inizia alle 20,30, sarà opportuno arrivare a palazzo per le 19,35, massimo 19,45, in modo che i cancelli saranno appena stati aperti, ci sarà poca gente, le luci non saranno ancora state accese completamente e il vero riscaldamento dei giocatori non sarà ancora iniziato: sarà in quel momento che dovremo agire.
Punto quattro: curare al dettaglio l'aspetto. Questa operazione non servirà solo per far innamorare il (povero?!) giocatore prescelto, ma agevolerà anche la persuasione degli stuart che circonderanno il parquet. Per cui si opterà per un look molto femminile: gonna, stivali, grazioso maglioncino di ciniglia, trucco curato, capelli mossi ma in ordine.
Punto cinque: se riusciremo a eseguire i precedenti passi, il resto sarà un gioco da ragazzi: ci avvicineremo al malcapitato (nel nostro caso Angelo Gigli) fedelmente seguite dall'amica-tappabuco, chiameremo per nome il giocatore e sorrideremo il più disinvoltamente possibile; poi tireremo fuori la nostra bella scarpa da basket bianca e verde(usata la sera prima ad allenamento) e gliela porgeremo con il bel pennarello.
N.B. Stiamo molto attente a resistere all'impeto di scavalcare i cartelloni pubblicitari e buttarci tra le sue braccia; primo perchè avremo la gonna, secondo per evitare un'ordinanza restrittiva a causa della quale saremmo costrette a soffocare il nostro innato talento per gli autografi.
Punto sei: felici e inorgoglite di questa prova, torneremo a casa con il sorriso a 32 denti e per qualche settimana i vostri amici non sentiranno altro da voi se non questa storia in mille salse.
Passato l'entusiasmo, forse è il caso di metterci a far qualcosa di meglio che collezionare feticci, considerato anche che il prossimo esame è fra un mese.
Intanto, stanotte, nel nostro lettuccio, penseremo alla prossima battuta di caccia...
6 comments:
Mi hai fatto venir voglia di provare il brivido..ma con chi? cioè, peppino di capri non farà concerti per qst'anno??!!
Di peppino non so nulla, però potresti tentare con i finley, con gigi d'alessio o magari con il cast di domenica in famiglia...
Sono molto, molto offesa di essere additata solo e esclusivamente come l'amica tappa-buchi dell'amica malata di basket... cmq, Angelo sarà pure tuo, ma non li puoi avere tutti..lasciami almeno Crosa.. :-) Riri
e paola perego? dove la metti?
però certo, una firmetta di quella lì, quella con le punte dei capelli in alto..quella che fa la suora...lorena bianchetti!
credo non abbia bisogno di guardie del corpo e l'attacco sarebbe semplice..!
ape: per essere semplice sarebbe semplice, ma non credo che ci sarebbe il tanto agognato brivido...dipende dai gusti, certo, però io continuo a preferire i giocatori di basket a lorena bianchetti!!!
riri:hai ragione...è come la disputa sui bsb, devi sceglierne uno che sarà tuo per sempre...
<< andrea crosariol bello >> :D ah-ah-ah!
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