Friday, April 25, 2008

Ego-construction e tutto quello che serve per crescere

Capita che anche senza introdurre direttamente l'argomento una nostra amica ci faccia un complimento su una nostra qualità alla quale non avevamo mai pensato, o capita anche che di punto in bianco, magari in un periodo di facile suscettibilità, nostra madre non perda occasione di sottolineare questo o quel nostro difetto. E tutto ciò lo si accetta perchè serve per crescere.

Poi piano piano l'esigenza di rapportarsi a situazioni e persone diventa prioritaria e si comincia a voler costruire il proprio ego in base alle indicazioni che riceviamo dal mondo esterno.
Ed è proprio nel mondo esterno che si intuisce che
la portata principale del grande pranzo della vita è la cacca.

Il primo assaggio arriva a basket dove tu, adolescente in sovrappeso complessata e non particolarmente sveglia devi farti spazio tra le altre giocatrici -che ti sembrano tutte una spanna più brave, belle, buone di te- per essere convocata per la partita contro l'ultima in classifica. Allora ce la metti tutta, sei l'ultima ad abbandonare il campo alla fine dell'allenamento, sei la prima della fila per eseguire l'esercizio, non dai problemi in spogliatoio, anteponendo la squadra alla tua dignità personale, ecc.
Poi finalmente arriva il momento delle agognate convocazioni, e il tuo allenatore ti prende da parte e ti dice qualcosa del tipo: Madda, sei una bellissima persona, sei sempre disponibile, non ti lamenti mai, sai ascoltare le altre e non attacchi mai briga. Però...ecco non possiamo perdere la partita, per cui io ti convoco, ma non credo che riuscirai a giocare. Ma sappi che apprezzo il tuo impegno. Continua così, ok?!?

Eh, eh. Ma non sono queste le certezze di cui uno ha bisogno. Se non c'è talento l'allenamento non può fare miracoli. se le aspettative di una fulgida carriera cestistica sono state tradite, bisogna accettarlo perchè serve per crescere.

Per ogni carriera senza prospettive, ce n'è un'altra invece percorribile. L'unica possibile nella mia adolescenza era quella scolastica. O forse no.
Bene Vnn, 6 e mezzo. Stavolta ti sei impegnata, brava. Questo è stato il leitmotiv dei miei anni del liceo. Ma bisogna accettarlo, perchè serve per crescere.

Ma è nel rapporto con gli altri che si trovano le più valide (dis)conferme.
Infatti sei al settimo cielo quando stringi amicizia con il compagno di classe figo, che la ricreazione la passa con te, si confida con te e tu riesci a intravedere sotto la dura scorza di sex-symbol il dolce ragazzo che è, con i suoi difetti e le sue debolezze. Ti stupisce la magica sintonia che avete e capisci che anche per lui è così. Così, forse, ti lasci andare a qualche pensiero di una lunga vita felice insieme, incoraggiata anche dal fatto che lui pronuncia frasi del tipo: come farei se non ci fossi tu, devo smetterla di guardarti, lo sai che mi piace come ti sta il piercing?
Inebriata da premesse tanto propizie, ti confidi con le compagne di classe; anche loro confermano i tuoi sospetti, cioè che lui non può più fare a meno di te e a breve ti sposerà.

Ma dimentichi che al grande pranzo della vita il bis di cacca arriva anche se non lo chiedi.
Per cui non c'è da stupirsi se in un lunedì di merda, in cui piove-perdi l'autobus-non hai l'ombrello-arrivi in ritardo-hai due interrogazioni-non ti piace come sei vestita, nella sacrosanta pausa caffè l'amica X, la prima che si interessava a quello che raccontavi del tuo futuro marito, quella che chiedeva informazioni su di lui (e tu gliele davi perchè era troppo bello fare la parte di chi sa..) arriva raggiante e ti annuncia: ho una notizia bellissima!!! - 2 secondi buoni di silenzio - Vuoi provare a indovinare? No te lo dico io! Io e il compagno figo ci siamo messi assieme!! Non siamo bellissimi??
Certo. Siete proprio -issimi.

A questo punto la domanda è: chi è che mi ha invitato al grande pranzo della vita?!? O meglio: perchè io ho accettato?!?
Perchè serve per crescere...

1 comment:

cazzona #2 said...

è vero, certe cose servono per crescere, ma te ne rendi conto dopo.. dopo un giorno, dopo un mese, dopo degli anni..
l'importante è che la lezione arrivi..
in fin dei conti non sei venuta fuori male dai.. ciao cazzonaaaaaaaaaaaaaaaaa