C'era una volta una giovane e simpatica ragazza (com’è la tua amica? –Simpatica- Simpatica? allora è ‘na cozza) che all’alba del suo 21esimo compleanno, scartando il tradizionale Bacio Perugina lesse questa profezia:
A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell’incontrarlo. S. Kierkegaard
Subito la sua mente cominciò a macinare chilometri: lei l’aveva sempre saputo che la sua felicità dipendeva dal trovare il suo seduttore; si era sempre sentita portatrice di una missione speciale ed ora ne aveva la conferma.
Incontrare un seduttore per essere felice. L’aveva sempre saputo.
Ma non può fare tutto il destino, pensò la ragazza, devo fare in modo che le cose capitino, devo sempre essere pronta a ricevere ciò che la vita vuole regalarmi, devo anche cercare di essere sempre al meglio, ottimista e con il sorriso sulle labbra, pensava la ragazza mentre addentava la primissima parte del Bacio Perugina.
Mentre il paradisiaco sapore di cioccolato rendeva felice il palato, ella incominciava a pensare seriamente alla sua vita spesa alla ricerca della felicità , quindi alla ricerca di un uomo.
Bè, il mio seduttore sarà alto, moro con gli occhi chiari, tipo il Clark Kent di Smallville o il dottor Kovac di E.R.. No, un momento, non è importante come uno e fuori, bisogna soprattutto che sia bello dentro, si disse la simpatica fanciulla ridendo per l’evidente cazzata appena pensata.
Altroché se dovrà essere bello!!!! D’altronde già la parola seduttore suggerisce un aspetto fuori dal comune, proprio come Clark (ma solo quando assume la criptonite rossa se no è troppo noioso) o Luka (ma prima che avesse un bambino da Abbie, ora è troppo piagnone). E poi, se devo spendere la vita nella ricerca di una persona di questo tipo, almeno che ne valga la pena.
E mangiando la nocciola del Bacio, chiuse gli occhi e si vide, come in un film, mentre accuratamente si veste di tutto punto anche solo per andare nella farmacia sotto casa ripetendosi convinta “non si sa mai che potrei incontrare scendendo…” anche un maniaco- aggiungo io.
Ma la farmacia non è il luogo giusto per gli incontri. Il mio seduttore lo incontrerò certo all’Università. Ne sono sicura- si disse mentre un pezzetto di nocciola le si era incastrato tra l’incisivo e il canino- qui troverò il mio seduttore.
Ah, che luogo incantato, l’università!!! Dove i giovani maschi sprizzano intelligenza da tutti i pori, azzeccano i congiuntivi, sfoggiano meravigliosi sorrisi smaglianti e ci provano con tutte anche se già sono fidanzati…peccato però che il loro sorriso attraentemente marpionesco sparisca dai loro bei volti appena la simpatica ragazza (in minigonna per l’occasione) confermi che il gol di Iaquinta era decisamente in fuori gioco e prosegua convinta dicendo che il tiro da tre di Torres era valido. Mia cara ragazza simpatica, non c’è modo più rapido per perdere ogni traccia di femminilità. Se avessi letto il Decalogo lo sapresti. Pensandoci, forse lì non è il posto giusto per trovare il mio seduttore, si disse mesta riaprendo gli occhi mentre addentava la parte centrale del Bacio Perugina.
Richiuse gli occhi, determinata a fare progressi. Ok, in farmacia e all’università non è andata bene, ma so io dove per certo qualcuno trovo. Ad allenamento! Sì, cara ragazza, quello è il posto, nella squadra che si allena dopo di te c’è almeno un quintetto di potenziali, alti e atletici seduttori, allora che aspetti???
Ed ecco che le ritorna il sorriso, mentre entra sul parquet sicura della felicità che l’attende. Certo, con la minigonna sto bene, ma vuoi mettere con i miei pantaloncini da basket preferiti, i fermagli colorati tra i capelli e le mie invidiate scarpe bianche e verdi?!?!? Non mi ferma nessuno – continuava a sognare assaporando il cioccolato Perugina.
No no, non la ferma nessuno. Specialmente sotto canestro, visto che ella è un robusto pivot. Non l'ha fermata nemmeno la sua compagna occhi da cerbiatto-taglia 40 per un metro e sessanta che si è schiantata contro di lei nel tentativo di marcarla…
Ma il quintetto di seduttori che sta guardando l’allenamento avrà sicuramente notato di più l’eleganza del suo tiro in gancio piuttosto che il placcaggio e la rassomiglianza a un elefante con le scarpe da basket.
E infatti la felicità arriva: a fine allenamento, sudata e paonazza in modo quasi imbarazzante, vede avicinarsi i cinque sorridenti e bellissimi seduttori: ecco, sono pronta a ricevere tutti i doni di gioia che la vita mi vuole offrire, pensa la simpatica ragazza con il viso color maialino (tipico di chi ha appena corso per un’ora e mezza).
- Ciao ragazza simpatica! L’ala forte del quintetto (ovviamente il più bello dei cinque seduttori) vorrebbe chiederti una cosa…
- Dimmi pure mia splendida ala forte!!-
- Non è che per caso sai se la tua compagna occhi da cerbiatto-taglia 40 per un metro e sessanta che si è schiantata contro di te prima è fidanzata? Se non lo è mi potresti dare il suo numero?? Grazie, sei proprio un’amica, e per dimostrartelo non ti bacio né ti abbraccio ma ti elargisco una mortale pacca sulla spalla, di quelle che annientano qualsiasi speranza di essere sedotta.
- grazie ala forte, un nuovo amico è proprio quello che cerco.
Il bacio perugina divenne a poco a poco amaro, il sorriso era già da un po’ scomparso dal simpatico viso e poi il buon sapore svanì proprio del tutto.
La ragazza simpatica ancora perplessa dal suo sogno riaprì gli occhi, guardò sulla scrivania e vide i libri di semiotica, molto interessante e illuminante, la pila di articoli di donne intellettuali che doveva ancora finire di leggere se avesse voluto sviluppare un punto di vista critico, e l’agenda verde con un mammut in copertina che avrebbe dovuto consultare per ricordarsi tutti gli appuntamenti della sua più che soddisfacente vita sociale, anche se sguarnita di seduttori.
Tra le mani aveva ancora il foglietto con la massima ormai ridicola. Prese un pezzo di scotch, aprì l’agenda e attaccò il foglietto nella pagina del suo 21esimo compleanno. Da quel giorno in poi, ogni volta che la ragazza si sente triste per la mancanza di un seduttore tutto suo, apre la sua agenda al giorno del suo compleanno, legge la massima e ride pensando al fatto che l’ha detta un uomo che:
Nel 1840 si fidanzò con la diciottenne Regine Olsen, ma dopo un anno scarso, ruppe il fidanzamento. Forse Kierkegaard era attirato da una vocazione di consacrazione religiosa, o forse non voleva ingannare la ragazza, avendo il timore ossessivo che la maledizione divina (a cui era convinto di essere soggetto) credeva che potesse gravare anche sulla famiglia che egli avrebbe formato insieme a lei. Regine Olsen si disse pronta a tutto pur di sposarlo, ma Kierkegaard fece il possibile per apparirle disgustoso, in modo che cadesse su di lui la colpa della rottura del fidanzamento, che peraltro gli procurò rimpianto per tutta la vita.
Da wikipedia.