Il mio assomiglia tanto tanto a Stars Hollow, la cittadina del Connecticut dove vive Rory Gilmore, quella di “una mamma per amica”, le intenditrici lo sanno bene. Tutte, per almeno una puntata, avremmo voluto essere la dolce Rory. Infatti io in questo mondo le assomiglierei tanto, ovviamente.
Innanzitutto nel mio mondo ideale non mi mangerei di certo le unghie, in modo da avere delle mani bellissime; non me le mangerei perché non ce ne sarebbe motivo, visto che riuscirei a fare tutto quello in cui mi cimenterei, tra l’altro con poco dispendio energetico. Avrei delle amiche inferiori a me in ogni campo, tipo Lane e Paris, così da non dover fare i conti con la sconfitta troppo spesso. Inoltre non mi dovrei preoccupare troppo del mio aspetto fisico, perché le altre mie eccelse qualità accecherebbero tutti, senza lasciare loro il tempo di soffermarsi sui miei fianchi larghi o sul mio brutto sedere.
Ma la cosa più bella che succederebbe è che non soffrirei mai - a causa di altre persone, s’intende - nel mio mondo ideale. I vari Jesse, Dean o Logan non avrebbero quasi nessun potere, non perché non “prenderei una cotta” per loro (patatino Dean…), ma perché sarei talmente forte di carattere che anche fossi innamorata, nessuno riuscirebbe a farmi male. Nella mia Stars Hollow tutti mi adorano, ho dei nonni facoltosi che mi fanno fare quello che voglio a patto che vada a cena da loro una volta alla settimana, sono bella, brillante, giovane, simpatica e intelligente, perché mi dovrei far rovinare una vita perfetta da uno (o due, o tre, o quattro…) che tanto fra una serie se ne va?
Non ha proprio senso, infatti. Tra l’altro, ne Jesse, ne Dean, ne Logan sono mancini…
Ecco, questo è il mio mondo ideale in cui il romantico autunno dura tutto l’anno, in cui tutto è rosa confetto, morbido e accogliente come una coperta; un mondo popolato da persone che non mi farebbero mai male perché, in fondo, sono così adorabile… Chi può voler fare del male a Tippete?
Però questo bel mondo descritto con dovizia di particolari non esiste neanche lontanamente. Le cose non mi riescono subito e con poca fatica (anzi!), continuo a mangiarmi le unghie fino all’osso e il mio aspetto fisico è ancora un problema…
E poi purtroppo ci sono le persone che mi fanno star male, che magari non se ne accorgono nemmeno, ma continuano a farlo e quando succede, l’unica cosa che faccio è quella di andare a Stars Hollow.
So bene che è un posto che non esiste e ciò riconduce al fatto che più mi slego dal mondo vero e vado in quello ideale, meno riesco a superare, indenne o quasi, le difficoltà che mi si presentano davanti.
Ma ognuno ha i suoi limiti, e molto probabilmente questo è uno dei miei. Nonostante mi piaccia avere tutto sotto controllo anzi, amo poter prevedere come reagirò di fronte alle circostanze più disparate, nonostante impieghi tempo prezioso per convincermi, tranquillizzarmi riguardo qualcosa o qualcuno che potrebbe ferirmi (riducendo così al minimo le percentuali di stare male sul serio), nonostante tutto questo, è quasi con cadenza regolare che il mio cuore si spezza, e come dicevo prima, il responsabile non se ne accorge nemmeno. Allora, per alleviare (illusoriamente) il dolore anzi, l’amarezza di aver fallito di nuovo, vado a Stars Hollow. Laggiù c’è tutto quello che desidero come lo desidero. E poi, laggiù, chi può voler fare del male a Tippete?