Situazione tipo: sabato notte, di ritorno da un uscita con gli amici; nebbia, magari più confusione dovuta a lieve alzata di gomito (non troppo da non poter guidare, ma abbastanza da desiderare di arrivare sotto le coperte il più presto possibile).
Un'auto arriva dalla direzione opposta, o è ferma a un incrocio di fronte a me e alla mia amata seiciento. L'auto in questione lampeggia o suona il clacson o i suoi occupanti abbassano il finestrino e salutano.
Io - ovviamente - a mia volta saluto calorosamente autisti e passeggeri della vettura.
Tutto bene, se non fosse che 9 volte su 10...NON STANNO SALUTANDO ME!! Piuttosto si riferivano all'auto dietro, a un passante, all'auto davanti a loro. (C'è anche l'ipotesi che mi stiano avvisando che lungo la strada ci sia un posto di blocco ma io, ignorando il più delle volte questa opzione, non me ne curo e magari passo ai 90 davanti ai poliziotti, con conseguenze piuttosto prevedibili...)
Per cui, a rigor di logica, giudicheranno il mio gesto di estrema cortesia come il gesto di una mitomane o di qualcuno in preda ai fumi dell'alcol.
La cosa più divertente, è quando mi rendo conto di aver fatto una grezza: rido come una scema del mio gesto e della naturalezza con cui l'ho fatto, così se altri guidatori della notte mi incrociano, penseranno inevitabilmente che effettivamente sono una squilibrata o sotto l'effetto di qualcosa...
Saturday, August 04, 2007
Salve salvino!
digitato alle 4:56 pm
Labels Vita vissuta
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1 comment:
Il segreto stà nell'imparare a memoria le targhe delle macchine di parenti ed amici...anche se questo può portarti comunque a salutare la persona sbagliata...io non so quante volte ho salutato il papà o la mamma di Lelone pensando che fosse lui invece. Credo di essermi sbracciata anche con Enri qualche volta, ma almeno lui mi conosce un po' di più dei genitori di Lele...
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